Per ragioni igienico - sanitarie non si possono portare animali nel nostro istituto.
Si possono portare in Clinica fiori recisi ed è possibile richiedere al personale i vasi necessari. Le piante interrate, per ragioni di igiene, non sono invece ammesse.
Per motivi di sicurezza e di rispetto nei confronti degli altri ospiti è possibile fumare unicamente all’aperto e nella zona fumatori della nostra caffetteria. Per il resto dell’istituto (balconi delle camere inclusi) esiste il divieto assoluto di fumo.
Per facilitare il soggiorno abbiamo riassunto una serie di diritti e doveri.
Ha il diritto di essere curato in modo adeguato e nel rispetto della sua dignità.
Il personale medico e paramedico la informerà in maniera comprensibile riguardo l’organizzazione delle visite ed il suo stato di salute. In particolare, riceverà informazioni sulla diagnosi, la prognosi, le terapie, i benefici e i rischi connessi alle terapie proposte. Con il suo consenso, daremo informazioni al riguardo anche al suo medico curante e coinvolgeremo i suoi congiunti nella definizione del programma di cure e di assistenza.
Ogni persona ha diritto di prendere in modo autonomo le decisioni riguardanti la propria salute, salvo in caso di incapacità di intendere e volere e di imminente pericolo di morte o di grave danno alla salute. Per i pazienti di età inferiore ai 16 anni o maggiorenni incapaci di intendere e di volere, il consenso è dato dai genitori o dal rappresentante terapeutico. Tuttavia anche se ha meno di 16 anni ma può dimostrare di essere in grado di riconoscere la natura, l’importanza, la portata e i rischi conosciuti o ipotizzabili della cura proposta, spetta al paziente esprimere il consenso o il rifiuto alla sua esecuzione e potrà pertanto prendere delle decisioni anche senza il consenso dei genitori.
Il secondo parere è un’opinione supplementare che il paziente può chiedere ad un altro medico allo scopo di migliorare il suo grado d’informazione, affinché possa decidere più consapevolmente se deve o meno sottoporsi a una prestazione sanitaria. Al bisogno, non esitate a chiedere informazioni al personale medico.
Le informazioni contenute nella cartella sanitaria sono di due tipi: oggettive (le diagnosi, i rapporti dei laboratori di analisi, le radiografie, ecc.) e soggettive (annotazioni personali del medico, informazioni ricevute da altre persone, ecc.). Lei ha il diritto di consultare e ottenere copia delle informazioni oggettive contenute nella sua cartella sanitaria inoltrando una richiesta scritta rivolta alla direzione.
Il segreto professionale (o segreto medico) ha lo scopo di tutelare la sua sfera privata e la sua personalità. Tutti i collaboratori della Clinica Hildebrand sono vincolati dal segreto professionale e hanno l’obbligo di mantenerlo. Fanno eccezione a questo vincolo le informazioni trasmesse agli altri operatori sanitari che collaborano con la Clinica e che sono direttamente coinvolti nella sua cura. Sono pure escluse da tale disposizione le informazioni da trasmettere alle autorità di competenza nel caso di certe malattie trasmissibili, di morte o di lesioni derivanti da reati, così come le informazioni da trasmettere alle assicurazioni per il calcolo delle rispettive prestazioni, concernenti le cure ricevute durante la degenza. Lei ha il diritto di opporsi alla trasmissione di informazioni e di dati alle assicurazioni, consapevole che, in mancanza di tali informazioni, i costi della degenza potrebbero non essere coperti.
Ha il diritto di interrompere in ogni momento una cura (terapia farmacologica o altra terapia) o un esame diagnostico o di lasciare la Clinica. Per le eventuali conseguenze risultanti dalla sua decisione, non ci assumiamo però alcuna responsabilità.
Può dare al medico curante istruzioni scritte su come desidera essere trattato in caso di malattia irreversibile, qualora divenisse incapace di intendere e non fosse più in grado di prendere autonomamente le proprie decisioni (diritto di autodeterminazione). Allo stesso modo può designare una persona di fiducia (rappresentante terapeutico) incaricata di far rispettare la sua volontà e a prendere le decisioni di cura in sua vece, nel caso in cui dovesse perdere la capacità di discernimento.
Se ritiene che i suoi diritti siano stati violati e gli obblighi di comportamento di chi l’ha curata non siano stati conformi, ce lo comunichi. In primo luogo, le consigliamo di parlarne con il personale di cura o con il medico di riferimento. Qualora non si ritenesse soddisfatto delle spiegazioni ricevute, o in caso di necessità, si rivolga al responsabile del servizio cure infermieristiche, al servizio qualità e sicurezza dei pazienti, al Primario o al Direttore della Clinica.
Le sue segnalazioni rappresentano per noi un’occasione per migliorare ulteriormente i servizi e le cure erogate (si veda il paragrafo “Reclami e apprezzamenti”).
Al fine di beneficiare in maniera ottimale delle cure e dei trattamenti, è indispensabile una stretta collaborazione tra il paziente e il personale sanitario (medici, infermieri, terapisti). In particolare, la invitiamo a:
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